La traversata della cresta del Lyskamm è tra le più famose che si possano ricordare nell'intero arco alpino, via tra le più celebri dell'immaginario dell'alpinismo classico. Il tratto chiave dell'ascensione, la cresta di raccordo tra le due vette, è straordinariamente emozionante, per i panorami e per l'esposizione in cui immerge. Quasi esclusivamente nevosa, spesso aerea ed affilata, spesso delicata e corniciata, regala il privilegio di conquistarsi esperienze alpinistiche indimenticabili.
Dal rifugio risalire direttamente il ghiacciaio di Gasterlet, passando a destra del roccione su cui è stato costruito il rifugio Gnifetti. Raggiunto il pianoro sovrastante attraversarlo facendo attenzione ai crepacci sino a raggiungere la traccia proveniente dal rifugio Gnifetti.
Risalire il ripido pendio che costeggia la Piramide Vincent aggirandola sulla sinistra sino a sbucare ad un pianoro a circa 4000 metri. Lasciata a destra la traccia per la Piramide Vincent, si passa appena a sinistra del roccione su cui sorge la statua del Cristo delle Vette ed il Bivacco Balmenhorn, raggiungendo il punto più basso della cresta di confine denominato la roccia della scoperta. Risalire un ripido pendio e raggiungere la cresta; proseguire orizzontalmente facendo attenzione alle cornici che incombono sul versante italiano. La cresta ora si impenna nuovamente sino a raggiungere la vetta. Proseguire facendo molta attenzione alle cornici ed ai tratti di roccia sino a raggiungere la vetta del Lyskamm occidentale. Scendere lungo la cresta sino a raggiungere il col del Felik e successivamente il rifugio Q. Sella. Scendere lungo la cresta fino alla seggiovia della Bettaforca. Con gli impianti si raggiungerà velocemente Staffal.
Difficoltà: difficile
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